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Il bonus mobile 2013: un’occasione per spendere meglio

All’inizio di agosto 2013 è stato approvato in via definitiva il decreto legge 63, un provvedimento che per tutta la restante parte del 2013 consentirà l’accesso ad una detrazione del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe A+ destinati a case oggetto di ristrutturazione.

Un provvedimento sicuramente importante per il settore, che giunge in aiuto a un settore che in cinque anni ha registrato la chiusura di più di 10.000 aziende e la perdita di oltre 51.000 posti di lavoro e 14 miliardi di fatturato: da una stima del Centro Studi della Federlegno, questa defiscalizzazione consentirà infatti un recupero di spesa al consumo di quasi 1,8 miliardi di euro nel 2013.

La Federlegno ha dedicato un intero sito al bonus mobili dove, oltre a informazioni dettagliate sul provvedimento (tra cui il testo integrale del decreto) trovano spazio anche le “domande frequenti” di cui ne riportiamo qui alcune.

D- Chi esegue lavori di ristrutturazione in proprio ha diritto al bonus per l’acquisto dei mobili?

R – Sì, purché in regola con i permessi in materia e abbia diritto alla detrazione per le ristrutturazioni (che normalmente riguarda le spese sostenute per l’acquisto di materiali)

D- I potenziali beneficiari della detrazione sono tutti coloro che hanno sostenuto spese di ristrutturazione tra il 26/06/2012 e il 31/12/2013?

R – Si, non rileva la data di inizio lavori bensì la data del pagamento.

D – Fanno parte dei mobili per la detrazione solo i mobili fissi (come cucina, armadio a muro e bagno) oppure anche i mobili di arredamento, come (tavoli, sedie, divani, ecc….)?

R – Per il momento si suggerisce di fare riferimento alla comune accezione del termine “mobili”, per cui rientrano tutte le tipologie indicate. Vi sono dei dubbi, che ci si augura vengano chiariti dal Ministero in tempi brevi, su lampade e apparecchi di illuminazione, porte d’interni, parquet e tende. Si segnala che, il nuovo testo del decreto, modificato dal Senato all’interno dell’iter di approvazione e conversione in legge da parte del Parlamento, non ancora concluso, prevede che l’agevolazione competa anche per i grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

D – La detrazione per i mobili può essere applicata anche se i mobili acquistati sono relativi ad un appartamento oggetto di piccole ristrutturazioni? Faccio un piccolo esempio: l’acquisto di una nuova cucina può essere oggetto di detrazione se nell’appartamento, soltanto in una stanza, sono stati fatti piccoli lavori come la levigazione del pavimento, sostituzione di mattonelle e impianto elettrico?

R – I lavori, così come descritti, appartengono alla categoria delle manutenzioni ordinarie, quindi non beneficiano dell’agevolazione per le ristrutturazioni e, di conseguenza non si ha diritto al “bonus mobili”.

D – Vorrei sapere se il bonus mobili verrà applicato anche ai mobili artigianali su misura o soltanto ai mobili industriali acquistabili nei negozi di arredi.

R – Anche i mobili su misura beneficiano dell’agevolazione.

D – Ho ordinato una cucina per la casa dove andrò a convivere con il mio ragazzo (dove sono in corso lavori di ristrutturazione), visto che la cucina dovrò pagarla personalmente potrò detrarre la spesa anche se non sono il soggetto che ha presentato la pratica per le agevolazioni fiscali e non ho nemmeno la residenza anagrafica nella residenza oggetto della ristrutturazione?
 
R – No, perché ne beneficia il soggetto che, a sua volta, beneficia della detrazione per ristrutturazione edilizia.
 
D – Se le spese di ristrutturazione sono sostenute dal locatario, lo stesso può beneficiare del bonus mobili?
 
R – Si.
 
D – Cosa è necessario indicare in fattura per fruire della detrazione del 50% sull’acquisto di mobili?
 
R – Ad oggi non sono pervenute indicazioni circa la compilazione della fattura, pertanto riteniamo che la stessa non debba contenere indicazioni particolari. Diversa situazione, invece, per quanto concerne il bonifico attestante il pagamento delle somme dovute. Nell’ultimo comunicato, rilasciato dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 4 luglio, si precisa che “dovranno essere indicati nei bonifici: 1) La causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da poste Italiane SPA per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati; 2) Il codice fiscale del beneficiario della detrazione; 3) Il numero di partita Iva ovvero il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato”.
 
Il bonus mobile rappresenta sicuramente un’ottima occasione per quanti siano in procinto di ristrutturare, ad esempio, un monolocale, una mansarda o un piccolo appartamento dando loro la possibilità di scegliere una cucina con standard qualitativi più elevati spendendo, quindi, meglio.
Il bonus mobile 2013: un’occasione per spendere meglioultima modifica: 2013-09-02T10:40:27+02:00da
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